Mangiare in modo ecologico negli ospedali

DBU finanzia la ricerca di base e le nuove start-up

10.03.2025
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L'alimentazione svolge un ruolo fondamentale nel recupero dei pazienti negli ospedali e in altre strutture sanitarie. Oltre a una dieta nutriente, stanno diventando sempre più importanti componenti come la produzione alimentare sostenibile. In concomitanza con la Giornata del mangiare sano del 7 marzo, la Fondazione federale tedesca per l'ambiente (DBU) finanzia due progetti che promuovono una ristorazione sana e sostenibile negli ospedali e nelle strutture di cura: un progetto della Charité di Berlino e la start-up HospiChef, con sede a Monaco.

Vantaggi per le persone e la natura

L'Associazione per la nutrizione e la dietetica organizza il 7 marzo la 28a Giornata dell'alimentazione sana. Uno degli obiettivi è quello di radicare ancora di più nella società e nel sistema sanitario i benefici di una dieta sana ed ecologica. Il segretario generale della DBU, Alexander Bonde, vede un grande potenziale: "Il settore sanitario, con le sue cliniche, le case di riposo e le case di cura, ha una grande responsabilità quando si tratta di alimentazione sana e sostenibile - e quindi anche una leva importante. Una ristorazione equilibrata, che tenga conto anche della produzione regionale e biologica, offre un contributo estremamente importante."

La Charité di Berlino studia le opportunità della Dieta della Salute Planetaria per una ristorazione più sana

L'ospedale Charité di Berlino, uno degli ospedali più tradizionali della capitale e uno dei più grandi ospedali universitari d'Europa, sta conducendo una ricerca sullo stato attuale dell'alimentazione negli ospedali e nelle case di cura ed esamina come sia possibile renderla più sana e sostenibile in linea con la cosiddetta Dieta della Salute Planetaria (PHD). La DBU finanzia il progetto con circa 125.000 euro. La PHD è una dieta sviluppata su base scientifica che protegge le persone e il pianeta in egual misura. Una relazione pubblicata nel 2019 ha coinvolto quasi 40 ricercatori di 16 Paesi, tra cui scienziati del clima e della nutrizione. La dott.ssa Lisa Pörtner, scienziata della Charité responsabile del progetto finanziato dalla DBU, spiega: "La dieta per la salute planetaria tiene conto di fattori sia sanitari che ecologici. Uno degli obiettivi è ridurre la percentuale di prodotti a base animale e di zuccheri". Allo stesso tempo, si presta attenzione all'assunzione di nutrienti importanti. Pörtner continua: "Gli alimenti integrali a base vegetale, come cereali integrali, verdura, frutta, legumi e noci, svolgono un ruolo importante in una dieta più sana e sostenibile. Il nostro studio mira a fornire spunti su come migliorare la ristorazione negli ospedali e nelle strutture di cura in questo senso". Secondo Pörtner, l'obiettivo è anche quello di ridurre la percentuale di prodotti animali nella ristorazione. "La carne rossa e lavorata, in particolare, non è benefica per la salute e ha anche un'elevata impronta ambientale", afferma il dipendente della Charité.

Il budget limitato per il cibo è spesso una sfida

Secondo Pörtner, i problemi legati all'introduzione di una ristorazione sana e biologica sono molteplici: "Spesso mancano le conoscenze e il tempo per stabilire un piano nutrizionale di questo tipo nelle cliniche e nelle case di cura". Il finanziamento è spesso un ostacolo importante per molte strutture. Tuttavia, non è assolutamente necessario. Pörtner "La dieta della salute planetaria non è necessariamente più costosa a lungo termine rispetto alla ristorazione convenzionale: La riduzione della carne, ad esempio, può spesso far risparmiare denaro. Tuttavia, alcune strutture sanitarie hanno un budget molto limitato per il cibo, che risulta insufficiente fin dall'inizio". Secondo la dottoressa, inoltre, le strutture si preoccupano di non turbare i loro ospiti passando a una ristorazione in linea con la Dieta della Salute Planetaria. In questo caso "è necessario un lavoro educativo per pubblicizzare gli effetti positivi per i pazienti".

Pasti sani e personalizzati tramite app

Un approccio per migliorare la situazione nutrizionale nelle strutture sanitarie tedesche è offerto dalla start-up HospiChef di Monaco, che ha ricevuto un finanziamento di 125.000 euro dalla DBU. I tre fondatori Jan-Malte Bodenbach, Simon Starfinger e Andreas Hartung vogliono utilizzare il loro software per personalizzare la ristorazione nelle strutture sanitarie. Un ulteriore vantaggio: gli ospedali e il personale risparmiano tempo e denaro. Bodenbach: "La difficoltà di pianificazione costringe talvolta gli ospedali tedeschi a produrre in eccesso e a buttare via fino al 30% dei pasti porzionati. Allo stesso tempo, il personale infermieristico deve spesso richiedere i pasti da solo, il che porta via tempo prezioso in un lavoro già stressante". Secondo la startup, i pazienti possono utilizzare l'applicazione HospiChef per compilare digitalmente i propri pasti, se necessario con il supporto del consulente nutrizionale. Inoltre, i dati raccolti durante l'intera durata del programma vengono utilizzati per prevedere più efficacemente le quantità di cibo necessarie.

Ottimizzazione sostenibile della ristorazione ospedaliera

La start-up finanziata dalla DBU afferma di lavorare già con diversi ospedali e di raggiungere circa 100.000 pazienti ogni anno. Bodenbach, cofondatore di HospiChef: "Con la nostra applicazione ci aspettiamo di poter ridurre la quantità di rifiuti alimentari fino al 60%. Inoltre, il personale infermieristico avrà più tempo per le sue mansioni principali". Secondo Bodenbach, HospiChef prevede risparmi potenziali a sei cifre anche per le cliniche di piccole e medie dimensioni. Bodenbach: "Tutti i soggetti coinvolti trarrebbero beneficio dall'applicazione. È così che il cambiamento può avere successo".

Nota: questo articolo è stato tradotto utilizzando un sistema informatico senza intervento umano. LUMITOS offre queste traduzioni automatiche per presentare una gamma più ampia di notizie attuali. Poiché questo articolo è stato tradotto con traduzione automatica, è possibile che contenga errori di vocabolario, sintassi o grammatica. L'articolo originale in Tedesco può essere trovato qui.

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