Provato: le piante di cereali assorbono le nanoplastiche

L'etichettatura con oro rende visibili le particelle

07.10.2025
FELMI-ZFE

Piante di grano con microplastiche e nanoplastiche in un vassoio di semi.

La presenza di microplastiche e nanoplastiche nel suolo è un problema ambientale in crescita. La misura in cui le colture agricole assorbono queste particelle e se finiscono negli alimenti è stata finora difficile da dimostrare. Questo perché è difficile distinguerle dai componenti vegetali e dalle particelle minerali, anche con microscopi ad alta risoluzione. Un team guidato da Johannes Rattenberger, che svolge attività di ricerca presso l'Istituto di microscopia elettronica e nanoanalisi dell'Università di Tecnologia di Graz (TU Graz) e il Centro di microscopia elettronica (ZFE), ha ora sviluppato un metodo per osservare con precisione l'assorbimento delle nanoplastiche e il loro successivo trasporto all'interno delle piante. I ricercatori hanno applicato con successo il metodo in prove iniziali di laboratorio con il grano invernale e sono stati in grado di rilevare le nanoplastiche nelle radici delle piante di grano invernale.

L'etichettatura con l'oro rende visibili le particelle

Per i loro esperimenti, i ricercatori hanno etichettato le particelle di nanoplastica con minuscole tracce d'oro. Per evitare di falsare i risultati dei test, le nanoparticelle d'oro sono racchiuse nella plastica in modo da non entrare in contatto con l'acqua, il suolo o le radici delle piante. "Grazie all'etichettatura in oro, le particelle di plastica possono essere chiaramente identificate al microscopio elettronico", spiega il responsabile del progetto Johannes Rattenberger. "Nei nostri esperimenti, possiamo tracciare esattamente quante particelle di plastica le piante assorbono e quanto sono trasportate all'interno della pianta".

Prove sul campo in corso

Nelle prime prove di laboratorio, i ricercatori hanno coltivato il grano invernale in vassoi il cui terreno conteneva particelle di plastica marcate in oro. Dopo poche settimane, hanno trovato plastica nelle radici delle giovani piante. "Le analisi dei nostri precedenti test di laboratorio suggeriscono che le colture agricole in linea di principio assorbono le nanoplastiche. Ulteriori ricerche dovranno dimostrare in che misura ciò avviene, in quali particolari parti della pianta si accumulano le nanoplastiche e quali differenze ci sono tra le diverse specie vegetali", afferma Johannes Rattenberger. Il suo team sta già conducendo prove sul campo in cui i chicchi di cereali saranno analizzati dopo il raccolto.

Il Centro di ricerca per la lavorazione dei cereali (VG) e l'Istituto di analisi degli alimenti (LVA) sono coinvolti nel lavoro di ricerca, finanziato dall'Austrian Cooperative Research (ACR). Insieme, i ricercatori intendono studiare gli effetti delle microplastiche e delle nanoplastiche sulla qualità dei cereali e della farina e sviluppare raccomandazioni specifiche per ridurre al minimo la contaminazione.

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