Shrinkflation: gli aumenti di prezzo nascosti continuano a diffondersi in Austria

foodwatch chiede l'etichettatura obbligatoria: la Francia fa da apripista

22.09.2025
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Sempre meno contenuti a parità di prezzo o addirittura a prezzi più alti: la shrinkflation si sta diffondendo anche in Austria. Un'analisi congiunta di foodwatch e della piattaforma di comparazione prezzi preisrunter.at mostra che quasi tutte le categorie di prodotti alimentari sono ora interessate, dagli snack e le verdure in scatola ai gelati. L'aspetto particolarmente insidioso è che questo aumento di prezzo nascosto rimane di solito invisibile ai consumatori perché non c'è obbligo di etichettatura.

Ad esempio, una confezione di biscotti al caramello Biscoff da 250 grammi costa 2,19 euro al MPREIS nel 2024. Nel 2025, il prezzo rimarrà invariato a 2,19 euro, ma con un contenuto di soli 200 grammi. Ciò significa un aumento di prezzo di ben il 25%.

L'industria nasconde gli aumenti di prezzo

Che si tratti di Nestlé, Lotus, Zott o dei marchi dei supermercati: Le giustificazioni per la riduzione del contenuto vanno dal "nuovo packaging" all'"aumento dei prezzi delle materie prime" e ai "cambiamenti dei fornitori". Ma alla fine il risultato per i consumatori è sempre lo stesso: meno contenuto e più da pagare. L'aspetto particolarmente fastidioso è che anche quando i produttori riducono il prezzo di vendita consigliato, le catene di distribuzione non trasferiscono automaticamente queste riduzioni di prezzo ai clienti.

"La nostra ricerca mostra chiaramente che la trasparenza volontaria non è sufficiente. Finché non c'è un chiaro obbligo di etichettatura, la termoretrazione non è altro che una forma nascosta di frode sui prezzi e una forma davvero sfacciata di inganno per i consumatori", critica Indra Kley-Schöneich di Foodwatch Austria.

L'esempio del "cioccolato al muesli croccante Vitalis" di Dr Oetker mostra come la termoretrazione possa essere resa trasparente: il produttore ha ridotto il contenuto di ben 100 grammi in primavera, indicando poi chiaramente la minore quantità di ripieno sulla parte anteriore della confezione.

La Francia fa da apripista

La Francia ha già introdotto un regolamento legale nel luglio 2024: In questo Paese, le variazioni di quantità e di prezzo devono essere indicate direttamente sullo scaffale per un periodo di due mesi. Ciò significa che i consumatori sanno immediatamente se un prodotto è diventato più costoso, anche se il contenuto è diminuito.

In Austria, il governo federale ha annunciato in primavera l'elaborazione di misure per l'equità dei prezzi dei prodotti alimentari, tra cui l'etichettatura obbligatoria. Il ministro dell'Economia Wolfgang Hattmannsdorfer ha recentemente fatto riferimento a una legge prevista contro la shrinkflation. Tuttavia, i passi concreti sono ancora lontani.

foodwatch chiede una rapida attuazione in Austria

"I prezzi elevati dei generi alimentari stanno mettendo sotto pressione i cittadini austriaci: i politici devono passare all'azione invece che alle parole". Il ministro dell'Economia Hattmannsdorfer deve finalmente agire e attuare immediatamente l'obbligo di etichettatura annunciato. Ogni ulteriore ritardo significa che i consumatori continueranno a essere truffati al supermercato", conclude Kley-Schöneich.

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