Proteine dal nulla: OHB realizzerà con Solar Foods una tecnologia rivoluzionaria per i futuri astronauti

Fermentazione invece di agricoltura: previsti test a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

10.11.2025
AI-generated image

Immagine simbolica

Come faranno gli astronauti a sopravvivere nelle future missioni di lunga durata sulla Luna o su Marte, senza rifornimenti dalla Terra? Una possibile risposta non cresce nei campi, ma viene creata attraverso la fermentazione di una coltura batterica che produce una proteina ricca di nutrienti. Insieme al pioniere finlandese delle tecnologie alimentari Solar Foods e con il patrocinio dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), OHB System AG sta portando questa visione nello spazio: il progetto HOBI-WAN (Hydrogen Oxidizing Bacteria In Weightlessness As a source of Nutrition) mira a testare questo metodo innovativo per la prima volta in microgravità a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La fase di studio è iniziata ed è finanziata dall'ESA attraverso il programma di esplorazione Terrae Novae.

La fermentazione al posto dell'agricoltura

La tecnologia si basa su un principio affascinante: Una soluzione nutritiva contenente una coltura batterica viene alimentata in un bioreattore con idrogeno, ossigeno e CO₂ gassosi, prodotti direttamente dall'equipaggio o attraverso il sistema di supporto vitale della Stazione. A differenza della Terra, dove si usa un pizzico di ammoniaca come fonte di azoto, nello spazio l'urea serve come fonte di azoto per la sintesi proteica. I batteri convertono queste sostanze attraverso la fermentazione in Solein®, il nome di una polvere ricca di proteine che non richiede né terreni agricoli né luce solare. L'esperimento sarà ospitato in un armadietto standard del ponte di mezzo, un contenitore utilizzato sulla ISS da molti anni. Includerà tutti i componenti necessari per il bioreattore, come un incubatore, sensori, unità di controllo e sistemi per l'estrazione dei campioni.

"Più che una nuova fonte di proteine".

"Da quando è stato messo in funzione il modulo europeo Columbus, OHB ha sviluppato, gestito e mantenuto carichi utili scientifici per la ISS per oltre due decenni. La nostra profonda conoscenza dell'ambiente della ISS, unita alla nostra esperienza nei sistemi di supporto vitale e nelle piattaforme per esperimenti scientifici, ci rende il partner ideale per portare in orbita la tecnologia di Solar Foods e non vediamo l'ora di iniziare questa collaborazione", afferma Jürgen Kempf, Project Manager di HOBI-WAN presso OHB. Ma la missione va ben oltre la sperimentazione di una nuova fonte proteica, aggiunge Kempf: "Stiamo esplorando come sostenere in modo sostenibile la vita umana nello spazio. Le conoscenze che otterremo qui potrebbero anche aiutare ad affrontare le sfide globali sulla Terra, come la scarsità di risorse e la sicurezza alimentare. Siamo orgogliosi di contribuire con la nostra esperienza a un progetto che collega l'innovazione spaziale alla sostenibilità planetaria".

Prima fase: un modello scientifico a terra

La prima fase di studio, della durata di otto mesi, si concentrerà sullo sviluppo di un modello scientifico a terra. L'obiettivo è convalidare i processi principali e determinare se la produzione di polvere ricca di proteine può funzionare anche in condizioni di microgravità. La tecnologia dei bioprocessi di Solar Foods deve essere tradotta in un sistema compatto e autonomo che possa funzionare in modo affidabile nello spazio. Ad esempio, speciali cartucce devono iniettare i gas senza che il liquido fuoriesca - un aspetto critico, soprattutto in considerazione del potenziale esplosivo delle miscele di idrogeno e ossigeno. La scatola degli esperimenti conterrà tre esperimenti separati e gli astronauti dovranno estrarre i campioni durante la missione. Grazie all'esperienza maturata con i precedenti esperimenti del Biolab, il Dipartimento di volo umano dell'OHB sa quali materiali e componenti sono più adatti all'uso nello spazio.


"Siamo davvero felici di poter collaborare con OHB. La loro esperienza nella valutazione e nella certificazione, soprattutto per quanto riguarda i requisiti di sicurezza obbligatori, ci aiuterà a progettare un sistema adatto all'ambiente spaziale, in grado di fornire i dati necessari e, soprattutto, di funzionare in modo sicuro a bordo di una stazione spaziale con equipaggio", afferma Arttu Luukanen, Senior Vice President Space & Defence di Solar Foods.

Lancio verso la ISS

Se la prima fase avrà successo, il passo successivo sarà lo sviluppo di un modello di volo, con l'obiettivo di lanciarlo sulla ISS. HOBI-WAN fa parte del crescente impegno europeo nei confronti dei sistemi a ciclo chiuso - tecnologie che forniscono acqua, aria e cibo in un ciclo autosufficiente. I risultati di questo progetto dovrebbero portare benefici non solo all'esplorazione spaziale, ma anche a soluzioni alimentari sostenibili sulla Terra, soprattutto nelle regioni con risorse limitate.

Nota: questo articolo è stato tradotto utilizzando un sistema informatico senza intervento umano. LUMITOS offre queste traduzioni automatiche per presentare una gamma più ampia di notizie attuali. Poiché questo articolo è stato tradotto con traduzione automatica, è possibile che contenga errori di vocabolario, sintassi o grammatica. L'articolo originale in Inglese può essere trovato qui.

Altre notizie dal dipartimento affari e finanza

Le notizie più lette

Altre notizie dagli altri portali

Qualcosa sta accadendo nell'industria alimentare e delle bevande ...

Questo è il vero spirito pionieristico: molte start-up innovative stanno portando nuove idee, linfa vitale e spirito imprenditoriale per cambiare in meglio il mondo di domani. Immergiti nel mondo di queste giovani aziende e cogli l'occasione per entrare in contatto con i fondatori.